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separazione divorzio

separazione ?

Ho problemi con il coniuge ed ho deciso di separarmi? Cosa devo fare? Quanto costa?

Questa è la domanda che mi sento spesso rivolgere e che per chi non è avvezzo alla materia non è affatto banale.

Tralasciando l’aspetto personale sulle motivazioni e sull’irreversibilità della decisione, vorrei sottolineare quali siano le questioni e gli adempimenti che andranno affrontati. Con la separazione (disciplnata dagli artt. 150 e ss del codice civile) i coniugi devono infatti affrontare alcune decisioni tra cui le più importanti sono (a titolo di esempio): l’assegnazione della casa coniugale (e quindi quale coniuge dovrà allontanarsi dalla stessa), la collocazione dei figli (e quindi i giorni e gli orari in cui l’altro coniuge potrà vedere e tenere con sè i figli), l’eventuale contributo economico a favore di uno dei due coniugi ed il contributo in favore dei figli, nonchè la divisione dei beni comuni (non è tuttavia obbligatorio dividere i beni immobili, potendo gli stessi continuare a restare in comproprietà).

Qualora i coniugi raggiungeranno un accordo su queste questioni e non risultino quindi punti di contrasto, gli stessi potranno presentare un ricorso congiunto (la così detta “consensuale”) e farsi rappresentare da un solo avvocato (comune ad entrambi) o  scegliersene uno per ciascuno. E’ ammessa anche la proposizione del ricorso anche senza l’assistenza legale: in tal caso è opportuno tuttavia che i coniugi valutino bene le condizioni da concordare perchè l’inesperienza in materia può portare loro a sottoscrivere, inconsapevolmente, condizioni non favorevoli se non addirittura pregiudizievoli che superano il costo di un’assistenza legale.

Il vantaggio di una procedura consensuale è la velocità ed economicità del giudizio che si risolverà in unica udienza avanti al Presidente del Tribunale: depositato infatti il ricorso congiunto, viene infatti fissata l’udienza di comparzione ed in quella data si dovrà comparire in Tribunale: all’esito dell’udienza si ha subito il provvedimento che dovrà poi essere omologato.

Diversa invece la procedura “giudiziale”: qualora i coniugi non abbiano raggiunto un preventivo accordo sulle condizioni di separazione, toccherà ad uno di loro depositare il ricorso (sottoscritto necessariamente da un legale); il ricorso, con il decreto di fissazione dell’udienza andrà quindi notificato all’altro coniuge che avrà la facoltà di scegliere se costituirsi in giudizio o restare contumace, vale a dire non presentarsi o presentarsi senza l’assistenza di un legale (in questo caso non avrà possibilità di far valere i propri diritti).

Se i coniugi successivamente troveranno un accordo sulle condizioni di separazione, la procedura si trasformerà in consensuale, altrimenti il Presidente, all’esito dell’udienza di comparizione, emetterà i provvedimenti provvisori e urgenti ed assegnerà la causa ad un giudice perchè la istruisca, dando così vita ad un giudizio civile vero e proprio a cognizione piena che si concluderà con una sentenza.

La separazione giudiziale è quindi molto più lunga ed onerosa.

Trascorsi 3 anni dalla comprazione dei coniugi avanti al Presidente del Tribunale per l’emissione dei provvedimenti di separazione potrà essere richiesto il divorzio.

Quanto costa… una separazione? E’ importante sapere che il costo  può essere preventivamente concordato con il proprio legale (anzi se ne è espressamente richiesto, il legale è obbligato a rilasciare il preventivo) al fine di evitare sorprese. Non si possono fare generalizzazioni, in quanto il costo finale dipenderà dalle questioni da trattare e dalla loro complessità e valore, nonchè dalle sessioni con il cliente e dalle udienze che si prevedono. A titolo meramente indicativo si può indicare una base di partenza per le separazioni consensuali intorno a E.1100,00 (oltre accessori di legge  cpa4% ed iva 21%) per le situazioni più semplici in su.

Infine , ma non per importanza, vi è un aspetto pratico da tener ben presente: atteso che con la separazione i coniugi andranno ad avere due abitazioni distinte anzichè una sola e senza che vi sia alcun aumento del reddito complessivo, i costi da sostenere nella vita da separati sono sensibilmente maggiori di quelli precedenti e possono diventare difficilmente sostenibili.

Avv. Luigi Giordano