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Organizzare un evento pubblico – che si tratti di un concerto, una manifestazione sportiva, una fiera o uno spettacolo teatrale – non è solo una questione di logistica e intrattenimento. Dietro le quinte c’è un complesso quadro normativo e giurisprudenziale che disciplina le responsabilità degli organizzatori, soprattutto quando si verificano danni a persone o cose. Comprendere i limiti e gli obblighi che gravano sugli organizzatori è fondamentale, perché da essi dipendono sia la sicurezza degli spettatori sia la tutela giuridica dei promotori dell’evento.

Il quadro normativo di riferimento
Il punto di partenza è l’articolo 2043 del Codice Civile, che sancisce il principio del “neminem laedere”: chiunque cagioni un danno ingiusto ad altri è tenuto a risarcirlo. In materia di eventi pubblici, questo significa che l’organizzatore deve prevenire i rischi connessi all’attività che promuove. A questo si aggiungono:

  • il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che disciplina autorizzazioni, capienza e misure di prevenzione;

  • le norme antincendio e di pubblica incolumità;

  • il Decreto Legislativo 81/2008 (sicurezza sul lavoro), applicabile anche agli eventi temporanei, soprattutto per quanto riguarda le strutture e la protezione dei lavoratori impegnati;

  • le ordinanze delle autorità locali, che spesso fissano prescrizioni ulteriori per la gestione del pubblico.

Gli obblighi principali dell’organizzatore
La responsabilità civile si collega direttamente ai doveri di diligenza, prudenza e perizia che l’organizzatore deve rispettare. Tra i più rilevanti si individuano:

  • Sicurezza delle strutture e degli impianti: palchi, tribune, stand, impianti audio-luce ed elettrici devono rispettare le norme tecniche e subire collaudi preventivi. Eventuali difetti strutturali che provocano crolli o incendi sono imputabili all’organizzazione.

  • Gestione della capienza e dei flussi di pubblico: il numero massimo di spettatori deve essere coerente con le dimensioni e le uscite di sicurezza della location. Sovraffollamenti o uscite ostruite configurano colpa grave.

  • Ordine pubblico e vigilanza: la presenza di steward, personale addetto alla sicurezza e controlli agli ingressi è obbligatoria per eventi con grande affluenza. La mancata previsione di misure adeguate in caso di risse o disordini ricade sugli organizzatori.

  • Primo soccorso e presidi sanitari: per eventi oltre una certa soglia di pubblico è obbligatoria la predisposizione di ambulanze, defibrillatori e personale medico. L’assenza di tali presidi può costituire grave responsabilità.

  • Tutela dei terzi estranei: gli organizzatori rispondono anche dei danni arrecati a residenti o commercianti nelle zone limitrofe, come quelli dovuti a rumori, traffico bloccato o rifiuti abbandonati.

Responsabilità diretta, indiretta e oggettiva
Un aspetto centrale riguarda la qualificazione della responsabilità:

  • Diretta, quando l’evento dannoso è conseguenza immediata di una scelta negligente dell’organizzatore (es. palco non collaudato).

  • Indiretta, quando il danno è causato da collaboratori o terzi, ma rientra nella sfera di controllo dell’organizzatore (es. comportamenti del personale di sicurezza).

  • Oggettiva, nei casi in cui l’attività svolta comporta rischi intrinseci elevati (fuochi d’artificio, gare motoristiche). Qui l’obbligo di risarcire scatta anche in assenza di colpa provata.

Giurisprudenza e casi emblematici
La giurisprudenza italiana ha più volte ribadito che gli organizzatori sono titolari di una vera e propria “posizione di garanzia” nei confronti degli spettatori. Casi di cronaca – come crolli di palchi durante concerti, incendi in locali sovraffollati o incidenti sportivi – hanno portato i tribunali a riconoscere responsabilità gravi per omissioni nella predisposizione delle misure di sicurezza.

In particolare, la Cassazione ha chiarito che l’organizzatore non può invocare la responsabilità esclusiva di soggetti terzi (tecnici, fornitori, imprese appaltatrici), se non ha vigilato sulla corretta esecuzione delle prestazioni. Ciò significa che il semplice affidamento a ditte esterne non libera da obblighi di controllo.

Responsabilità penale a carico degli organizzatori
Accanto al profilo civile, gli organizzatori possono incorrere anche in responsabilità penale. Se a seguito di un evento si verificano lesioni o decessi, è frequente l’apertura di procedimenti per lesioni colpose o omicidio colposo. In alcune circostanze si è contestata anche l’ipotesi di disastro colposo, quando l’evento produce conseguenze di particolare gravità.

Il ruolo delle assicurazioni
Le polizze assicurative per responsabilità civile verso terzi rappresentano uno strumento essenziale per mitigare il rischio economico. Tuttavia, è fondamentale distinguere:

  • l’assicurazione copre i danni involontari, ma non gli atti dolosi o le omissioni gravemente colpose;

  • la compagnia può esercitare il diritto di rivalsa contro l’organizzatore in caso di comportamenti negligenti;

  • è buona prassi scegliere coperture che includano non solo i danni agli spettatori, ma anche quelli al personale e ai terzi estranei all’evento.

Enti pubblici e corresponsabilità
Quando gli eventi vengono patrocinati o autorizzati da Comuni o altri enti, si può configurare una responsabilità concorrente. Se l’ente rilascia autorizzazioni senza i necessari controlli, può essere chiamato a rispondere insieme all’organizzatore. In questi casi il risarcimento può gravare su più soggetti in solido.

Come ridurre il rischio legale
Un’organizzazione diligente deve adottare misure preventive concrete:

  • redigere un piano di sicurezza certificato da tecnici abilitati;

  • effettuare verifiche e collaudi su tutte le strutture temporanee;

  • formare il personale e nominare un responsabile per la sicurezza;

  • predisporre un piano di evacuazione e prove pratiche di emergenza;

  • garantire un adeguato presidio sanitario e sistemi di comunicazione efficienti;

  • stipulare polizze assicurative adeguate al tipo di evento.

La responsabilità civile degli organizzatori di eventi e spettacoli pubblici è una materia che intreccia diritto civile, amministrativo e penale. Ogni manifestazione implica un’assunzione di rischio, che può essere gestita solo con un’attenta pianificazione e con il rispetto rigoroso delle norme. Organizzare un evento significa assumere una vera e propria posizione di garanzia: gli spettatori devono potersi fidare che il loro diritto al divertimento non comprometta la loro sicurezza. Solo la consapevolezza di questi obblighi consente agli organizzatori di ridurre il rischio legale e di garantire il successo della manifestazione non solo sul piano culturale e sociale, ma anche su quello giuridico.