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Negli ultimi anni, con l’aumento dell’uso dei social media, dei blog e delle piattaforme digitali, il fenomeno della diffamazione online è diventato sempre più diffuso. Scrivere un commento negativo, pubblicare un post offensivo o condividere informazioni false su una persona o un’azienda può avere conseguenze legali anche molto serie.

Ma quando si configura esattamente il reato di diffamazione online? Quali sono i rischi e come è possibile difendersi? In questo articolo analizziamo la normativa, le sanzioni previste e le strategie per tutelarsi.

Cos’è la Diffamazione e Quando Diventa un Reato

Secondo l’articolo 595 del Codice Penale, il reato di diffamazione si verifica quando una persona, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, senza che il soggetto interessato sia presente.

Quando la diffamazione avviene online

La diffamazione diventa “aggravata” se il fatto viene commesso attraverso mezzi di comunicazione di massa, come:

•Post e commenti sui social network (Facebook, Instagram, Twitter, ecc.)
•Articoli di blog e forum
•Video o contenuti su piattaforme digitali (YouTube, TikTok)
•Messaggi su app di messaggistica, se rivolti a più persone (ad esempio in un gruppo WhatsApp)

La Corte di Cassazione ha più volte ribadito che Internet rappresenta un mezzo di pubblicità idoneo a diffondere contenuti lesivi della reputazione di una persona a un numero indefinito di utenti, aggravando quindi la posizione di chi diffama online.

Quando si Rischia una Denuncia per Diffamazione Online

Perché un post, un commento o un articolo siano considerati diffamatori, devono presentare alcune caratteristiche fondamentali:

1. L’offesa alla reputazione altrui
•Il contenuto deve ledere l’immagine pubblica, il decoro o la dignità di una persona o di un’azienda.

2. La comunicazione a più persone
•Deve essere diffusa a un pubblico potenzialmente ampio. Un messaggio privato inviato solo all’interessato non è diffamazione, ma potrebbe configurare il reato di ingiuria (art. 594 c.p., depenalizzato nel 2016).

3. L’assenza dell’offeso
•Se la persona offesa è presente e viene insultata direttamente, si potrebbe configurare il reato di ingiuria e non di diffamazione.

Esempi di diffamazione online

Un post su Facebook in cui si accusa falsamente un professionista di truffare i clienti
Una recensione su Google che riporta affermazioni false e denigratorie
Un video su YouTube che insinua comportamenti illeciti di una persona senza prove
Un commento offensivo in un forum pubblico o su un gruppo Telegram

Se un contenuto online rientra in queste casistiche, la persona offesa può sporgere denuncia per diffamazione.

Le Sanzioni per il Reato di Diffamazione Online
Le conseguenze per chi commette diffamazione online possono essere gravi, specialmente quando il reato è aggravato dall’uso di Internet.

Le pene previste dall’articolo 595 c.p.

Diffamazione semplice → Reclusione fino a 1 anno o multa fino a 1.032 euro
Diffamazione aggravata (mezzi di pubblicità, quindi online) → Reclusione da 6 mesi a 3 anni o multa fino a 2.065 euro

Se la diffamazione riguarda un pubblico ufficiale, un magistrato, un avvocato o un professionista nell’esercizio delle sue funzioni, le pene possono aumentare.

Il risarcimento del danno
Oltre alle conseguenze penali, chi subisce diffamazione online può avviare un’azione civile per chiedere un risarcimento per i danni morali e patrimoniali subiti.

Come Difendersi dalla Diffamazione Online

Se sei accusato di diffamazione
Se hai ricevuto una denuncia per diffamazione online, è essenziale agire subito con il supporto di un avvocato. Alcune possibili difese includono:

Dimostrare la verità del fatto: se quanto affermato corrisponde a realtà e può essere provato con evidenze concrete, potrebbe configurarsi l’esimente della “verità dei fatti” (esclusa però per la vita privata).
Ritirare il contenuto e scusarsi pubblicamente: in alcuni casi, una conciliazione può evitare il procedimento penale.
Dimostrare l’assenza dell’elemento soggettivo: se il messaggio è stato frainteso o non era rivolto a ledere la reputazione altrui.

Se sei vittima di diffamazione
Se ritieni di essere stato diffamato online, puoi tutelarti in diversi modi:

1.Raccogliere prove: screenshot, link e qualsiasi elemento utile a dimostrare la diffamazione.
2.Chiedere la rimozione del contenuto: contattando direttamente la piattaforma o il gestore del sito.
3.Presentare una querela: recandosi presso una stazione di Polizia o dai Carabinieri entro 3 mesi dalla pubblicazione del contenuto diffamatorio.

La diffamazione online è un fenomeno sempre più diffuso e può avere conseguenze legali molto serie. È fondamentale essere consapevoli dei propri diritti e doveri quando si utilizza il web, evitando di pubblicare contenuti che possano ledere la reputazione altrui.

Se ritieni di essere stato vittima di diffamazione o se hai bisogno di assistenza legale su questo tema, Studio Legale Giordano è a tua disposizione per valutare il tuo caso e aiutarti a tutelare i tuoi diritti.

 

Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non costituiscono consulenza legale. Per un parere personalizzato sul proprio caso, si consiglia di contattare un avvocato specializzato.